Che cosa è meglio fare per migliorare un sorriso poco estetico?
Faccette Dentali Estetiche o Ortodonzia?
Fino a che punto le faccette dentali estetiche e l’ortodonzia invisibile sono davvero alternative?
Le persone che vogliono un bel sorriso sono in continuo aumento.
La socialità via web ha contribuito ulteriormente ad affermare la valenza di uno splendido sorriso nel migliorare l’aspetto del volto con faccette dentali e ortodonzia invisibile.
Questo sia per la propria soddisfazione sia per la maggior facilità ad instaurare nuovi rapporti sociali, compresi quelli di lavoro.
Il dentista estetico si sente porre frequentemente durante i consulti la domanda su quale sia la miglior procedura: eseguire le faccette dentali in ceramica o allineare i denti con ortodonzia invisibile o inapparente, cioè con apparecchi che non si notino durante l’allineamento.
Le due procedure non sono sempre alternative. La scelta appropriata in realtà dipende da molti fattori che vanno compiutamente analizzati e spiegati al paziente per una valutazione complessiva, non tralasciando talora la possibilità di una procedura congiunta delle due metodiche.
Brevemente esaminiamoli.
1. Cause dell’inestetismo
In questa disamina escludiamo cause di inestetismo come mancanza di denti, deformazioni maxillofacciali, disarmonie esclusivamente gengivali come per esempio importanti recessioni o malattie, labbra troppo sottili o deformate che richiedono altri tipi di procedure, comunque abbinabili a ortodonzia e faccette dentali quando si desidera riconfigurare completamente il proprio sorriso.
Quando invece altri problemi non coesistono per niente o solo in modo moderato la scelta tra faccette dentali ed ortodonzia si porrà tipicamente:
a) in casi di disallineamento e affastellamento dei denti di grado medio-lieve.
b) in casi di irregolarità medio-lieve della forma dell’ arcata dentale, tipicamente quando si desidera un sorriso più ampio ed aperto, il broad smile hollywodiano che tipicamente riempie e non lascia scuri e bui tutti e due gli spazi laterali della bocca, delimitati dagli angoli racchiusi dalle labbra inferiori con quelle superiori (rime labiali).
c) In casi di spazi tra i denti, i cosiddetti “diastemi”
2. Tempo di trattamento
Il trattamento ortodontico richiede almeno alcuni mesi fino ad un anno e più e la costanza della cooperazione nell’ indossare gli apparecchi di notte e di giorno.
Il trattamento con faccette dentali estetiche può concludersi anche in una sola giornata, fino ad una diecina di giorni nei casi di rifacimento totale del sorriso (detratto il tempo per lo studio accurato del caso).
Non c’è dubbio che questo tipo di valutazione è assolutamente soggettiva e che mai il dentista estetico debba influenzarla e incoraggiare chi può ricorrere all’ortodonzia a preferire le faccette dentali quando occorra limare la superficie dei denti.
Cosa frequentemente indispensabile, soprattutto nei disallineamenti un po’ più marcati e che viene falsamente sempre esclusa da pubblicità poco etiche e commerciali.
Dentista Estetico (Faccette Dentali Estetiche o Ortodonzia?)
Ma se i pazienti hanno esigenze particolari di lavoro, di cerimonie importanti o semplicemente sana motivazione psicologica per una soluzione veloce entra in campo l’etica e la professionalità del dentista estetico.
Questa imporrà di valutare, di fronte alla persistenza della richiesta, le cose nel loro complesso, far considerare le alternative e realizzare i desideri al meglio delle possibilità secondo il principio di non ledere la salute dei denti.
3. Costi
In linea di massima un trattamento ortodontico è più economico. In alcuni casi , se si tratta di un inestetismo relativo ad uno o solo due denti potrebbe essere più economico ricorrere alla faccette. I due preventivi devono essere comparabili anche in relazione alla qualità del risultato finale con le faccette dentali estetiche o ortodonzia.
4. Coesistenza di altri problemi
a) Nella valutazione complessiva va tenuto conto che un trattamento ortodontico, in caso di assenza di un dente (fino ad uno per quadrante) potrebbe rendere inutile il ricorso ad una implantologia .
b) Invece, in alcuni casi ben selezionati, per esempio quelli in cui si lamenti un accorciamento della faccia (la cosiddetta vecchieggiante “faccia corta”) nel suo terzo inferiore da carenza di dimensione verticale con o senza asimmetria funzionale può essere un’ ottima soluzione una riabilitazione estetico-gnatologica con le nuove procedure ceramico adesive che implicano, oltre alla faccette, degli intarsi sui denti posteriori.
Si evitano così tutte le imponderabilità del rischio legato ad eventuali interventi chirurgici e si abbreviano formidabilmente i tempi rispetto ad un trattamento ortodontico.
c) Discolorazioni, fratture, restauri estesi, malformazioni dentali: in questi casi è ovvio che comunque all’ortodonzia debba seguire una fase restaurativa con faccette o corone complete in ceramica.
Occorrerà valutare ogni volta se possibile evitare l’ortodonzia restaurando direttamente i denti realizzando contemporaneamente l’allineamento e la migliore forma d’arcata. O se questa prima fase debba comunque essere eseguita per evitare di intervenire troppo pesantemente sulla struttura dei denti. Il vantaggio di procedure congiunte o disgiunte deve scaturire da un’analisi dei fattori precedentemente esposti.
d) Attenzione particolare va data ai casi in cui si presentano spazi aperti tra i denti detti “diastemi”. Sarebbe un errore anche grave chiudere questi spazi se determinati da spinta linguale abituale.
Bite Elastodontici
Va analizzato previamente lo spazio funzionale interno alle arcate dentali determinandone il minimo fisiologico che prevenga da disturbi e recidive. Si può fare ricorso ad esercizi logopedici e miofunzionali per raggiungere un equilibrio soddisfacente tra posizione dei denti e funzione linguale, aiutandosi anche con dispositivi come bite elastodontici.
Solo alla fine di queste valutazioni, che terranno anche conto di eventuali microdonzie-come ad esempio nel caso di conoidi-, si potrà decidere se chiudere gli spazi con ortodonzia o mantenere il perimetro iniziale con gli spazi tra i denti, eliminandoli con faccette in ceramica di pregevole fattura che ingrandiranno i denti in modo inapparente, se progettate come si deve con forme armoniche.
Questa valutazione va fatta anche alla fine di casi in cui si è scelto di fare estrazioni e residui alla fine ancora un lieve spazio tra i denti.
Streeping
Che poi è una delle ragioni per cui va sempre considerata nei piani di trattamento in alternativa alle estrazioni una procedura con streeping, ovvero la riduzione interprossimale dello smalto tra i denti che procuri lo spazio minimo necessario alla risoluzione di disallineamento e affastellamento.
Il modo migliore per la giusta determinazione è oggi la previsualizzazione animata 3D dei movimenti dentali in tutti e due casi, come nel clinchek di Invisalign, con tutte le integrazioni diagnostiche accessorie come radiografie e fotografie.
5. Figure professionali
In caso di dubbi è bene raccogliere i pareri di più professionisti, valutando la loro competenza sia in ceramiche estetiche che in ortodonzia per una valutazione complessiva validata da dimostrabile esperienza nel disgiungere o congiungere le metodiche.
Chiedere di poter vedere casi già trattati similmente al proprio può essere un buon metodo di informazione per una maggior consapevolezza nella scelta del trattamento più consono alle proprie aspettative.