Prima visita ortodontica a due anni e mezzo
I denti storti nei bambini possono essere un indice di necessità di intervento oppure no, essendo solo uno stadio temporaneo dell’eruzione e della permuta dei denti. Non costituiscono quindi sicuramente l’unico o il miglior criterio per stabilire la necessità di una visita dall’ortodonzista o dal dentista pediatrico.
È molto meglio considerare l’assoluta opportunità di far visitare di default i propri bimbi in età precocissima, ovvero già a due anni e mezzo/tre anni.
Disfunzioni dell’apparato stomatognatico
Molte disfunzioni dell’apparato stomatognatico (il termine deriva dal greco per indicare la bocca e i denti) cominciano infatti a quell’età e possono essere corrette prima che determino i “denti storti”. Esistono infatti dispositivi elastodontici adatti a quell’età che sostituiscono il “ciuccio”. Spesso sarà coadiuvante e consigliata dall’ortodonzista moderno che non guardi solo i denti, ma anche la funzione neuromuscolare orale e l’assetto neuromotorio posturale globale, una visita da un Osteopata o un Chiropratico.
Pratica Ortodontica-gnatologica
Professioni nate da presupposti e fondatori diversi nell’800 , ma ormai molto simili e fondamentalmente collaboranti con la mia pratica ortodontica–gnatologica, sia clinica che diagnostica da almeno 30 anni. Ovviamente saranno in parallelo iniziate le raccomandazioni igienico alimentari, a questa età affidate ai genitori, inizio in embrione della corretta educazione dentale del futuro adolescente.
La visita ortodontica dei sei anni
In seguito, verso i sei anni, sarà sempre opportuna la valutazione di una radiografia ortopanoramica o teleradiografia per determinare la presenza dei germi o delle corone dei denti permanenti che andranno a sostituire i denti di latte o ad aggiungersi ad essi.
Macrodonzia o Microdonzia
In molti bambini saranno così evidenziabili difetti di numero (denti in più o in meno, in quest’ ultimo caso agenesie), di sede (ectopie di denti sovrannumerari o traslocazioni), di forma (macrodonzia o microdonzia, cioè denti più grandi o più piccoli del normale, oppure vere e proprie deformità dentali). Conoscere in anticipo dalla radiografia queste evenienze prima della loro manifestazione permetterà di intraprendere le giuste azioni preventive e correttive.
Terapie Intercettive
In ogni caso è questa l’età in cui si possono intraprendere ulteriori terapie dette intercettive o di prima fase in cui lo scopo è di migliorare gli aspetti ortopedici intervenendo in modo selettivo sulla crescita, modularne l’armonia neuromuscolare, intervenire sui eventuali disordini dell’eruzione dentale.
La collaborazione del piccolo Paziente
Le apparecchiature disponibili sono molteplici e la scelta cadrà su una selezione di quelle adatte allo scopo che ci si propone, su cui il piccolo paziente potrà operare la sua scelta motivata dalla sua tolleranza e compliance. Questo aspetto qualitativo della terapia ortodontica sulla vita scolastica, sociale e sportiva è spesso disatteso o mal sopportato: ma come sarebbe possibile ottenere l’effetto desiderato senza una collaborazione possibile e quindi piena del piccolo paziente?
La visita ortodontica dei dodici anni
Verso i dodici anni la eruzione dei denti permanenti è di solito completata, salvo i denti del giudizio. Sarà possibile completare opportunamente il lavoro cominciato in età precedente. Alcuni AA preferiscono destinare a questa età un trattamento ortodontico intenso, considerando superfluo quello in età precoce, salvo casi di evidente malformazione. Bisogna che scriva CHIARAMENTE che la ricerca è piena di controversie a tal proposito e che una parola definitiva non è stata detta, nonostante numerosi distingu
Ortodonzia Olistica: Gnatologia e Postura, Osteopatia e Chiropratica.
Indubbiamente la logica porta ad affermare che permettere ad un bambino di oggi di crescere in una maggiore armonia di forma e di funzione è preferibile al lasciar correre pensando esclusivamente alla geometria dell’ allineamento dentale.
Sono talmente tante tuttavia le variazioni possibili che bisogna concedere che diversi ortodonzisti, in rapporto non solo alle proprie capacità ma anche alla loro cultura e visione personale della professione, possano esprimere in piena coscienza pareri difformi in diversi casi al limite delle valutazioni standard.
Visione globale del bambino
La nostra personale visione dell’ortodonzia è olistica, cioè tiene conto di una visione globale del bambino nel suo contesto familiare e sociale. Senza trascurare i parametri fondamentali della cultura ortodontica e gnatologica, ma integrandoli con quelli qualitativi legati alla vita del bambino e alla sua condizione neuromuscolare globale che spesso si evidenzia nella postura globale, riteniamo di creare una terapia molto più efficace ed un’empatia e una collaborazione senza la quale non potremo mai pretendere di seguire e integrare gli schemi psicologici e fisiologici naturali, ma solo di forzarli.
Modificare una deviazione funzionale
Avendo più volte sperimentato come la funzione disarmonica o armonica è integrata con la postura del capo sul collo, con l’appoggio plantare, con la funzione visiva non trascuriamo di collaborare attivamente con altri specialisti tra cui in primis, come abbiamo detto, osteopati e chiropratici. Nella nostra visione è veramente assurdo pensare che noi possiamo modificare una deviazione funzionale solo agendo in un piccolo distretto, sia pur così reflessogeno e importante, senza tentare di modificare positivamente tutto il sistema neuromuscolare eventualmente disarmonico. Se ci possiamo esprimere in termini molto semplici, fuori del linguaggio accademico, è inutile che noi ortodonzisti “tiriamo da una parte” se tutto il resto del corpo “tira dall’altra”.
Novità in Ortodonzia Olistica
A questo scopo anche gli apparecchio ortodontici che suggeriamo sempre quando possibile sono attivatori di funzione moderni come i dispositivi elastodontici e gli allineatori termoformati che di recente hanno arricchito l’armamentario terapeutico a nostra disposizione.
Apparecchi Elastodontici AMCOP
Apparecchi elastodontici come gli AMCOP ed i MYOBRACES e gli allineatori INVISALIGN FIRST sono al centro della nostra attenzione per la loro portabilità ed efficienza. Questi ultimi abbinano una azione modulatrice neuromuscolare con un’azione sullo spostamento singolo dentale in modo particolarmente integrato e preciso. Non rinunciamo tuttavia quando necessario a dispositivi classici. Nessun caso ortodontico è uguale ad un altro e nessun bambino è uguale agli altri. È la particolarità individuale che suggerirà sempre alla scelta corretta nel novero di quelle più adatte.
